Festeggiamo e facciamo i nostri migliori auguri alla nuova versione del Riformista, in edicola tra poche settimane come ci informa il counter sulla homepage. L'arguto quotidiano fondato da Antonio Polito compie ormai sei anni ed è giusto rendere onore a un avversario implacabile però leale: i modelli di riferimento erano e rimangono lontani dai nostri, il marxismo si fa ancora sentire, ma il piccolo e combattivo foglio arancione rappresenta la sola sinistra con cui è possibile dialogare, l'unica parte di opposizione con la quale il confronto è produttivo. In sei anni di esistenza una salutare spina nel fianco, un pungolo continuo, spesso insidioso, per un centrodestra - tocca ammetterlo - non sempre all'altezza della situazione. Lunga vita al Riformista allora, alla sua satira urticante, alle sue analisi solide e spietate: ha dimostrato che si può essere laici senza essere laicisti, compassionevoli senza essere pacifinti e critici senza impugnare la p38. Scusate se è poco.
mercoledì 1 ottobre 2008
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