mercoledì 10 giugno 2009

PDL transnazionale

Poco più di dieci anni fa le sinistre imperversavano in tutto il pianeta: da Jospin a Clinton, da Schroeder a Ocyalan. Per non parlare dell'Italia, sotto la morsa di Prodi e Cossutta. Qualcuno parlò di Ulivo mondiale e quella breve stagione spianò la strada alle stragi di Al-Qaeda e alla pederastria sovvenzionata dallo stato. Ma il vento è cambiato ed è lecito parlare ora di PDL mondiale: merito del ribelle Silvio Berlusconi e del suo asse con Putin e Gheddafi (modi diversi di declinare in maniera locale i valori che animano il Popolo delle libertà) che tanto fa tremare i salotti buoni della conservazione. Sarebbe bello ringraziare il Presidente del Consiglio assegnandogli l'amministrazione controllata del paese: dieci anni senza inutili consultazioni elettorali e tutti i poteri per liquidare i vecchi riti della democrazia partitocratica. E chissà che magari Kakà non possa tornare al Milan.

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