Il centrodestra batte anche l'astensionismo. La legalità non paga, la gente viene prima di tutto. L'onore delle armi, però, a Mercedes Bresso, alla quale va riconosciuto il merito di essersi battuta in prima persona per il diritto al product placement nel proprio nome. Una bella lezione di libertà.
martedì 30 marzo 2010
sabato 20 marzo 2010
giovedì 18 marzo 2010
domenica 7 marzo 2010
Planando su boschi di braccia tese
Certo, godevamo non poco ogni volta che Corradino Carnevale scarcerava in punta di diritto tipacci poco raccomandabili, soprattutto per le puntuali proteste degli indignati di professione. Ma ora in gioco c'è la democrazia ed è una bella coincidenza quella che vede restituito il voto alle maggioranze silenziose di Italia e Iraq insieme. Anche chi non possiede la riproduzione anastatica di tutti i numeri del Mondo di Pannunzio ha diritto di voto, per questo ci sarà una bella festa di popolo e canteremo tutti insieme Lucio Battisti. Escludere il partito di maggioranza dalla competizione elettorale avrebbe significato ripetere l'errore del '48, quando il complotto partitocratico dei "costituenti" emarginò chi, nel bene e nel male, aveva mandato avanti la baracca per vent'anni. Il peccato originale della Repubblica. Sopra ogni legge c'è la legge del cuore, e schiumino pure di rabbia i benpensanti della legalità senza se e senza ma, che venerano lo Stato come unico Dio, contano i denti ai francobolli e attendono con ansia l'ostensione del sacro timbro. La vita ridotta a serie di adempimenti formali, ecco in cosa credono. Miserabili.
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