mercoledì 7 maggio 2008

Maestri

Mi permetto di riportare una gemma del Maestro Beppe Fossati tratta dal numero odierno di CronacaQui (una delle poche voci libere in circolazione in tema di tasse, immigrazione e giustizia).
Se il franchising funziona nella moda, nell’arredamento e persino nei prodotti finanziari, perchè non dovrebbe funzionare nel sesso? E soprattutto in quello estremo, fatto di orge, frustate, lap dance nella vasca da bagno che assomiglia ad una piscina, con tanto di belle ragazze disponibili a far cose turche, purché lautamente retribuite? L’interrogativo, per il genio dei bordelli finito a San Vittore, è durato giusto lo spazio di tempo necessario a convincere un paio di immobiliaristi e a reclutare le“padrone di casa”. Il resto è stato un gioco da ragazzi. Di Vip, con la v maiuscola e i cognomi impronunciabili a meno di non incorrere in querele e con la v minuscola, ossia sconosciuti, ma con i portafogli gonfi di bigliettoni, ce ne sono a bizzeffe. E pure viziosi. Così il franchising del sesso ha cominciato a dare i suoi frutti a colpi di duemila euro a botta, alimentato dal passa parola e, soprattutto, dagli sms che i clienti hanno cominciato a scambiarsi. L’inizio delle indagini e anche, l’inizio della fine. La fine di un mondo fatto di erotismo senza confini e senza limiti. Con ammucchiate, gang bang, vibratori semplici e doppi, falli enormi, tanga commestibili, manette, fruste e catene. Nei bordelli all’ombra della Madonnina era lecito tutto e il contrario di tutto. Dipendeva solo dal prezzo. La “padrona” con la frusta poteva diventare schiava e subire. O viceversa. Magari con i libri di scuola sul comodino, con tesi da finire in borsetta, con l’agenda elettronica che suonava e suonava per avvertire che l’ora della lezione di anatomia (quella vera, che si studia all’università e non nell’alcova) stava per scattare. Già perchè, come d’abitudine ormai, tra le schiave padrone c’era un bel andirivieni di studentesse che adesso ammettono candidamente “di averlo fatto” per mantenersi agli studi. Belle ragazze, e anche di buona famiglia, con tanto di fidanzati tenuti magari a stecchetto. In attesa del matrimonio. Insomma, una storiaccia tutta sesso, soldi e perversioni. Roba per ricchi ma,permetteteci di dirlo, anche per malati. Gente da ieri senza casa di piacere. Che già ulula via sms, chiedendo aiuto ad amici e conoscenti. Pronti a tutto. Pagando, naturalmente.

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