sabato 19 aprile 2008

Lavoro e libertà

1. E abbiamo vinto anche per lui. Per difendere i veri valori, anche a costo di scontrarsi con certa magistratura. Il Vanni vive. 2. La raccolta firme prosegue, se ne parla in giro, ci si confronta. Forse gli italiani sono meno conformisti di come vengono dipinti dai giornali. 3. Formidabile pezzo di Daniele Capezzone che punta finalmente il dito sulla schifosa demonizzazione del "ganassa" Roberto Mercadalli , colpevole di rappresentare il ceto produttivo del Paese nella popolare trasmissione "Grande Fratello". Intraprenditore volenteroso, raffinato nel vestire e nei modi: non certo il solito drogato che troppe volte abbiamo visto rappresentare la nostra gioventù. Quale miglior bersaglio per gli ingrati kompagni che hanno la fortuna di lavorare in Mediaset, a quindici giorni dalle elezioni? Il buon Roberto è stato espulso ed esposto ai lazzi della Gialappa's band, subendo bordate che andavano a colpire, per analogia, il Gran Lombardo Silvio Berlusconi. Canale5 è sì un manganello mediatico, ma in mano alle sinistre. Peccato che un episodio di non poco conto come questo sia stato notato solo da Capezzone, che si era peraltro già distinto per l'attenzione a realtà come quella del wrestling - perché "la difesa delle libertà passa anche attraverso la difesa del wrestling" (Corriere della sera, 30.05.2005). Nessuno più di lui merita il Ministero della Cultura.

3 commenti:

adestra ha detto...

Credo che le immagini parlino da sole. Non so perchè ma quando vedo trattare male una persona così sola e senza potere mi sovvengono Dell'Utri e Cuffaro. Non so perchè.

Nihil ha detto...

"Intraprenditore" è sublime.

PietroDG ha detto...

Ma ti prego, mi fai schiantare, continua a scrivere che mi metti di buon umore quando leggo le castronate che pubblichi.
Tieni duro con il 25 Aprile, mi raccomando, ce la puoi fare!